Giuliano Giuman, nato a Perugia nel 1944, si colloca nell'area più avanzata dell'arte contemporanea italiana. Comincia la sua carriera studiando musica, conservando però la passione per la pittura che lo porta a frequentare nel 1964 lo studio di Gerardo Dottori, futurista, padre dell'aeropittura. Nel 1972 avvia una ricerca sul tema dell'ombra con sperimentazione che spaziano dalla fotopittura alla fotografia, nel 1974 dipinge La Fenomenologia, un lavoro unico di circa 30 metri.
Dal 1981 inizia il suo lavoro fra suono e immagine, acustica e luce, vibrazione e segno.  Torna in Umbria dove dal 1984 inizia la propria collaborazione con Umbria Jazz, firmando nel 1993 il manifesto del ventennale, e numerosi altri.
Il 1986 è l'anno in cui Giuman inizia ad approfondire un nuovo materiale per esprimere la sua arte: il vetro con procedimenti ed assemblaggi di sua invenzione per opere di grandi dimensioni fisse e mobili.
Del 1994 è la prima realizzazione in ambito sacro per una chiesa umbra tardo-medievale; nel 1996 è invitato alla prima Biennale Internazionale del Vetro Contemporaneo al Muse Correr di Venezia.
Dal 1999 al 2013 a Milano insegna all'Accademia di Brera il nuovo linguaggio delle vetrate; dal 2009 al 2012 è direttore dell'Accademia Pietro Vannucci di Perugia.