Tito Amodei, in arte Tito, pittore, scultore e incisore, nasce a Colli al Volturno nel 1926 e nel 1957 si diploma all'Accademia di Belle Arti di Firenze con Primo Conti e per la grafica con Giuseppe Viviani.
Inaugura la sua prima personale nel 1958 e negli stessi anni inizia ad esporre in Italia e all'estero.
Nel 1959 chiamato da Primo Conti partecipa al Premio Arezzo insieme con Turcato, Campigli, Severini e altri.
Nel 1960 Giulio Carlo Argan lo invita a Porto Ercole a prendere parte alla mostra collettiva Omaggio a Caravaggio insieme a Pirandello, Verna, Berti, Purificato e nello stesso anno inizia a lavorare all'opera Il grande nudo, presentata da Giorgio Saviane nel suo libro La Donna del Legno edito da Rizzali nel 1979.
Nel 1967 fonda il Centro di Sperimentazione Artistica Sala 1 nei locali attigui alla Scala Santa di cui cura le prime mostre con artisti come Matta e Wotruba.
Nel frattempo partecipa anumerose mostre in Italia e all'estero e porta avanti la sua intensa attività di scrittore e curatore.
Tra il 1990 e il 1994 inizia la sua grande antologica itinerante Le Grandi Sculture presentata da Costantino Dardi e che si tiene a Gubbio, a Perugia, a Viterbo, ad Aosta e a Porto Santo Stefano.
Nel 1999 riceve una committenza dal Collegio Massimo all'EUR per illustrare con un'opera in terracotta di 30 metri di lunghezza i 400 anni della Compagnia di Gesù poi documentata dalla pubblicazione Trenta Metri di Storia nella Chiesa del "Massimo".
Nel 2005 si inaugura la sua grande antologica al Complesso del Vittoriano di Roma a cura di Giuseppe Appella e nel 2006 il MUSMA - Museo della Scultura di Matera acquisisce tre sue grandi sculture.
Nel 2007 Massimiliano Fuksas sceglie un suo tabernacolo per la Chiesa di San Giacomo a Foligno progettata dall'architetto stesso.
Nel corso della sua attività Tito ha realizzato numerosi lavori su committenza e soprattutto ha partecipato a centinaia di iniziative, mostre ed eventi.