Pietro Cascella nasce a Pescara nel 1921 da una famiglia di artisti.
Formatosi all'Accademia di Belle Arti di Roma, sotto la guida di Ferruccio Ferrazzi, presto lavora assieme al fratello Andrea in una fornace ceramica.
Sceglie la scultura dopo la fine della guerra, e con il fratello e Anna Maria Cesarini apre uno studio di ceramica e scultura.
Nel 1943 partecipa alla Quadriennale di Roma e nel ‘48 partecipa alla prima Biennale di Venezia.
Svolta fondamentale è, alla metà degli anni Cinquanta, la commissione per la decorazione di un soffitto di oltre 200 mq. alla Farnesina; da qui nascono gli interessi e gli approfondimenti sul rapporto tra architettura e scultura, tema ricorrente di tutto il suo lavoro.
E' del 1967 una delle sue opere più note, il Memoriale di Auschwitz, realizzato in collaborazione con l'architetto Giorgio Simoncini; in quello stesso periodo i quadri scultura che Cascella va realizzando hanno una forte impronta surrealista, sollecitata dall'incontro con Matta.
Molte le mostre indimenticabili allestite presso accreditate gallerie, importanti musei, prestigiosi spazi espositivi da New York dove, nel 1965 espone alla Galleria Bonino, alla Biennale di Venezia, dove la sua partecipazione si rinnova anche nel 1966 e nel 1972; dal Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris nel 1971, alla Galérie Buchbolz di Monaco di Baviera nel 1979, o ai Magazzini del Sale di Siena dove espone nell'84. Tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta esegue importati opere di public art a Roma, Milano, Pescara, Tuoro sul Trasimeno (PG), Parma ma anche Tel Aviv, Strasburgo, Riad.
Nel 2000 è nuovamente a Venezia, con la mostra Rive congiunte e l'anno successivo a Pietrasanta con una mostra dal titolo La scultura, un sogno di pietra allestita in Piazza del Duomo e nella chiesa di S. Agostino. Muore nel 2008