Aurelio De Felice (29/10/1915 - 14/06/1996) è considerato uno dei più importanti esempi della scultura anti Novecento. Nacque nel borgo medievale di Torreorsina (Terni) e qui proseguì la sua formazione scolastica. Terminati i corsi  venne obbligato dal padre a lavorare nelle officine di Terni ma dopo tre mesi si trasferì a Roma dove conobbe lo scultore Pericle Fazzini e il pittore Luigi Montanarini.
Nel 1936 un mecenate notò le sue opere ad una mostra e lo aiutò ad iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Roma. Durante gli anni dell'accademia realizzò varie sculture che si inseriscono nel quadro della "Scuola Romana" di matrice espressionista.
Dopo essersi diplomato nel 1940, ottenne presso la stessa Accademia l'incarico di professore-assistente, e nello stesso anno vinse, con Adolescente con l'ocarina, il primo premio ad un concorso nazionale di scultura ed espose a Roma nella sua prima mostra personale, presentata da Renato Guttuso.
L'attività espositiva proseguì durante la seconda guerra mondiale mentre lavorava nel paese natale. Nel dopoguerra espose anche in Svizzera, in Germania e in Francia. A Parigi nel 1950, insieme a Gino Severini fondò la "Scuola d'arte italiana", su incarico del Ministero degli Affari Esteri e conobbe artisti e intellettuali. Dal 1955 tornò in Italia per dirigere la "Scuola statale d'arte" di Acqui Terme, dalla quale passò nel 1958 a dirigere la "Scuola d'arte di Volterra".
Nel 1961, su incarico del Ministero della Pubblica Istruzione, fondò l'Istituto Statale di Terni e nel 1962 l'"Associazione degli artisti di Terni", presieduta da Giulio Carlo Argan. Pur continuando l'attività espositiva, fu incaricato dal Ministero degli esteri come "addetto" presso l'"Istituto Italiano di Cultura" di Amburgo e presso il "Centro studi italiani" di Zurigo.
Gli anni Ottanta e Novanta del XX secolo sono molto difficili a causa dei molti problemi di salute ma questo non gli impedisce di essere, nel febbraio 1993, a Kobe, in Giappone, per l'inaugurazione del parco di Nunobiki dedicato all'amore. Per l'occasione dona alla città la scultura "Maternità".